domenica 16 maggio 2010
Sampdoria - Napoli 1-0
In un “Ferrraris” completamente sold – out, la Sampdoria è consapevole di trovarsi dinanzi ad un bivio, conquistare un obiettivo inaspettato ad inizio campionato, oppure “accontentarsi” dell’Europa League, diventata piccola piccola dinanzi all’incredibile delusione di vedersi sfuggire l’Europa che conta di più all’ultima curva.
Siamo padroni del proprio destino, qualsiasi cosa succeda a Bergamo. Del Neri conferma l’11 titolare, Zauri è recuperato in difesa, Tissone e Mannini sono ancora preferiti a Poli e Guberti. Sull’altro fronte Mazzarri deve rinunciare allo squalificato Lavezzi e agli infortunati Gargano, Hamsik e Campagnaro.
Partiamo subito con il piede sull’acceleratore, non passa nemmeno un minuto che Fantantonio fa il diavolo a quattro sulla destra, traversone per Mannini, anticipato di petto da Grava. Al di là di un diagonale di Quagliarella terminato sul fondo, c’è solo la Sampdoria in campo, trascinata dal genio barese, alla continua ricerca di palloni giocabili per estrarre giochi di prestigio dal proprio cilindro. Tra il 15’ e il 25’ il fantasista blucerchiato è lesto a defilarsi, senza dare punti di riferimento alla retroguardia partenopea: dopo un salvataggio di Maggio su Mannini, il n°99 blucerchiato tenta la soluzione personale, ma De Sanctis fa buona guardia sul diagonale operato dall’out sinistro.
Il Napoli, nonostante le numerose assenze, non sta a guardare, è ben messo in campo, lotta su ogni pallone, altro che avversario demotivato per la qualificazione all’Europa League conquistata domenica scorsa. Talvolta sembra la partita della vita per i partenopei, vicinissimi al pareggio al 34’, quando Storari compie il primo miracolo della giornata, dicendo di no all’angolatissimo colpo di testa di Quagliarella sullo sviluppo di un corner dalla destra.
Il caldo, la fretta di sbloccare una partita ancora più difficile del previsto, il concomitante vantaggio del Palermo a Bergamo si aggiungono alla lista degli elementi a nostro sfavore: Cassano e Pazzini sono spesso destinatari di una doppia marcatura, a centrocampo Palombo e Tissone faticano a far girare palla, le corsie esterne sono ben presidiate, si soffre, ma si sapeva.
Dopo il break le compagini ritornano in campo con i medesimi effettivi, ma la Sampdoria mette in campo un altro spirito, cercando subito il vantaggio, ma Tissone, da fuori, non trova il bersaglio grosso. La Gradinata Sud non smette mai d’incitare in maniera costante e appassionata la squadra, in difficoltà psicologica. Fortunatamente la notizia del momentaneo pareggio dell’Atalanta ridà nuova linfa ai ragazzi, che si rigettano in avanti, gettando il cuore oltre l’ostacolo.
Al minuto 51, si scrive una nuova pagina di storia blucerchiata, storia genovese, storia italiana, storia europea: Santacroce affonda Semioli sull’out destro, punizione tesa battuta da Ziegler, Pazzini va in cielo, colpisce di testa e gonfia la rete, è l’apoteosi, il “Ferraris” esplode, ma non è ancora finita, c’è ancora tempo per soffrire.
Del Neri sostituisce l’esausto Semioli, gettando nella mischia Guberti, ma i suoi ragazzi, come recentemente accaduto, subiscono il ritorno dell’avversario una volta passato in svantaggio e faticano ad alzare nuovamente il proprio baricentro: San Storari salva la baracca respingendo di piede la rasoiata di Quagliarella, bravo ad eludere la marcatura di Zauri, e negando la gioia del goal a Dossena, autore di una conclusione di prima intenzione su una palla a spiovere. Mazzarri non ci sta ad uscire sconfitto e si gioca tutte le carte offensive rimaste, dando fiducia ad Hoffer e Bogliacino.
Nel finale c’è tempo per regalare la standing – ovation a Cassano, sostituito da Pozzi, per perdere qualche anno di vita sul retropassaggio di testa di Lucchini che rischia di tramutarsi, come accaduto a Verona, in una possibile autorete in concomitanza dell’uscita di Storari, e protestare per un ingiusto offside sbandierato ai danni di Pazzini lanciato a rete. In pieno recupero il Palermo riuscirà a sbancare Bergamo, ma nessuno a Genova se ne è accorto e si è preso la briga di interessarsene più: Rizzoli dice che è finita qua, Sampdoria batte Napoli per 1-0, ci qualifichiamo ai preliminari di Champions League, tutti gli altri non possono più darci fastidio.
SAMPDORIA – NAPOLI 1-0
MARCATORE: 51’ Pazzini
SAMPDORIA (4-4-2): Storari, Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler 6 (85’ Cacciatore), Semioli (64’ Guberti), Tissone, Palombo, Mannini, Cassano (83’ Pozzi), Pazzini. (A disp: M. Cassano, Rossi, Poli, Padalino). All. Del Neri
NAPOLI (3-4-3): De Sanctis, Santacroce, Cannavaro, Grava, Maggio (64’ Hoffer), Pazienza, Cigarini (91’ Maiello), Dossena, Zuniga (70’ Bogliacino), Denis, Quagliarella (A disp: Iezzo, Aronica, Rullo, Rinaudo). All. Mazzarri
ARBITRO: Rizzoli.
AMMONITI: Mannini (S); Grava, Pazienza, Dossena, Zuniga (N)
NOTE: tutto esaurito, pomeriggio estivo.
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